Una della chiavi fondamentali per creare un articolo sicuro, a maggior ragione un giocattolo, è la conoscenza delle materie prime usate.
Tra gli strumenti principali da usare, la Scheda Dati di Sicurezza (SDS) riveste un ruolo determinante, sia per la gestione, manipolazione e smaltimento, ma anche per verificare eventuali rischi che possono essere trasferiti sugli articoli finiti.
La direttiva Giocattoli impone dei limiti su alcune sostanze e su tante altre, specie per le CMR richiama i limiti imposti dal regolamento REACH e CLP.
La stesura delle SDS non è purtroppo così banale e non è così remoto imbattersi su errori anche su questioni sostanziali come l’assegnazione di una frase di Rischio.
Il tema era stato in parte affrontato in modo più generale sul post relativo alla Valutazione del Rischio Chimico, ma affronteremo ancora il tema in altri post, data la delicatezza del tema.
Oggi abbiamo chiesto al Dott. Chim. Fabrizio Demattè, tra i professionisti del portale giochisicuri.com, quanto siano sicuri alcuni prodotti definiti dal produttore come “Naturali”.
Facendo una semplice ricerca di prodotti naturali su Google, ne abbiamo scelti 4, leggendone le SDS scaricabili online.
Di seguito la risposta del Dott. Demattè:
C’era e non cera la “natura” sul legno.
Mi arriva l’invito ad argomentare su questa affermazione.
Chiedo quindi un paio di Schede dati di sicurezza, perché li si nascondono i segreti delle sostanze utilizzate. La cosa interessante è che non sono segreti, basta leggerli.
Mi arrivano quindi 4 Schede dati di sicurezza che leggo in un documento aperto per svelare i segreti che nasconde (poco).
Di seguito riportiamo i nomi dei prodotti, evitando di indicare il produttore
- CERA DURA NATURALE
- CERA LIQUIDA NATURALE
- OLIO NATURALE PER LEGNO
- EMULSIONE PROTETTIVA E LUCIDANTE PER PAVIMENTI IN LEGNO PREGIATO – CERA PROTETTIVA PER PAVIMENTI N LEGNO
Per capire di quali prodotti si parla è necessario guardare alcune parti delle SDS fondamentali:
• Classificazione
• Composizione
Il tutto dovrà poi esser verificato alla luce delle tre C: Completezza, Coerenza, Correttezza, ma per non annoiare ed andare diritti al punto si potrà limitarsi ad alcune sottolineature importanti.
Secondo i produttori, fabbricanti, fornitori in genere di queste sostanze e miscele i prodotti sono non pericolosi, ma è nostro compito approfondire queste affermazioni e verificarne l’autenticità.
A livello di linguaggio il numero 1 e 2 sono scorretti perché il CLP definisce come si deve dichiarare la non classificabilità.
I prodotti 3 e 4 hanno correttamente rispettato la norma.
Ma andiamo subito al sodo e andiamo a vedere che cosa contengono questi prodotti.
N° | Componenti i prodotti | Registrazione REACH | Classificazione secondo la normativa (CE) n. 1272/2008 |
1 | NAFTA (PETROLIO), FRAZIONE PESANTE DI HYDROTREATING ; CE N. : 265-150-3; No. CAS : 64742-48-9 Quota del peso : ≥ 70 – < 75 % Classificazione 1272/2008 [CLP] : Asp. Tox. 1 ; H304 | Manca n° registrazione se più di 1 tonn /anno è illegale se immesso in Unione Europea dal 1/6/2018 | “Nessuno” Dichiarazione sulla miscela dubbia, scorretta formalmente |
2 | NAFTA (PETROLIO), FRAZIONE PESANTE DI HYDROTREATING idrocarburi, C10-C13, n-alcani, isoalcani, cyclo-alcani ; CE N. : 918-481-9; No. CAS : 64742-48-9 ; No. di registro REACH : 01-2119457273-39 Quota del peso : ≥ 80 – < 85 % Classificazione 1272/2008 [CLP] : Asp. Tox. 1 ; H304 | C’è il numero di registrazione. | “Nessuno” Dichiarazione sulla miscela dubbia, scorretta formalmente. |
3 | olio di lino CE: 232-278-6 Numero CAS: 8001-26-1 | Non c’è il numero di registrazione REACH . ma potrebbe essere esente. | “Questo prodotto non è classificato come pericoloso a norma del regolamento (CE) 1272/2008 e successive modifiche.” Dichiarazione di classificazione da verificare con approfondimento sulla sostanza dichiarata tra i componenti. |
4 | 1-5 Dipropilen Glicol Monometiletere CAS 34590-94-8 CE 252-104-2 | C’è il numero di registrazione. | “Il prodotto non è classificato pericoloso in accordo con il Regolamento CE 1272/2008 (CLP)” Dichiarazione di classificazione da verificare con approfondimento sulla sostanza dichiarata tra i componenti. |
Tutti e quattro i prodotti dichiarano un solo componente pericoloso, senza fornire informazioni sulla restante parte della formulazione, dichiarando implicitamente che sono sostanze non classificate pericolose.
Se le affermazioni sono corrette queste 4 non dovrebbero essere Schede dati di sicurezza perché i prodotti non rientrano nella fattispecie dell’articolo 31 del Regolamento REACH ma piuttosto articolo 32 quindi potrebbero chiamarsi Scheda Informativa di sicurezza.
Dal momento che sono dichiarate Schede dati di Sicurezza secondo 1907/2006 devono essere conformi all’allegato II del suddetto Regolamento e qui ci sarebbero ore da spendere per evidenziare le non conformità chi più chi meno.
A fronte delle dichiarazioni si procede ad una verifica preliminare sul portale ECHA:
prendiamo il prodotto n.1:
La sostanza è classificata dall’Europa in maniera armonizzata su tutto il territorio dell’Unione come Cancerogena e Mutagena a meno che non sia rispettata la nota P ovvero che sia dimostrabile la concentrazione di Benzene inferiore al 0.1% in peso.
clicca qui per accedere al sito ECHA
per il prodotto n.2
88 notificatori in Europa dichiarano che la sostanza è “solo” pericolosa se ingerita perché penetra nei polmoni H304. Non c’è classificazione armonizzata ma non ci sono nemmeno altre autoclassificazioni europee.
clicca qui per accedere al sito ECHA
per il prodotto n.3
398 Notificatori rispetto ai 561 notificatori totali affermano in autoclassificazione come “non classificata” la sostanza.
clicca qui per accedere al sito ECHA
per il prodotto n.4
5277 notificatori in autoclassificazione affermano che la sostanza è non pericolosa secondo i criteri del regolamento CLP.
clicca qui per accedere al sito ECHA
A seguito delle verifiche sul portale ECHA (fonte attendibile e alternativa a quella offerta dal fornitore) si possono fare delle considerazioni sulle sostanze contenute e sulla classificazione alla luce del regolamento CLP che detta le regole di classificazione dei pericoli delle sostanze e miscele uguali per tutta Europa e armonizzate con il resto del mondo nel sistema GHS.
Di seguito argomentazioni sulle informazioni raccolte per ogni prodotto esaminato.
Prodotto n.1:
La sostanza è classificata dall’Europa in maniera armonizzata su tutto il territorio dell’Unione come Cancerogena e Mutangena a meno che non sia
rispettata la nota P ovvero che sia dimostrabile la concentrazione di benzene inferiore al 0.1% in peso.
Deduzioni e commenti
Va verificata la presenza di benzene di questa sostanza artificiale prodotta da industria petrolchimica come lavorazione del petrolio. Se ne dovrebbe avere evidenza documentale per confermare la fiducia in una affermazione così importante. Infatti la miscela è dichiara NON PERICOLOSA secondo CLP questa affermazione, su richiesta, deve esser dimostrata.
Prodotto n.2:
88 notificatori in Europa dichiarano che la sostanza è “solo” pericolosa se ingerita perché penetra nei polmoni H304. Non c’è classificazione armonizzata ma non ci sono nemmeno altre classificazioni.
Deduzioni e commenti
Questa sostanza ha solo una H304 Quota del peso: ≥ 80 – < 85 % Classificazione 1272/2008 [CLP] : Asp. Tox. 1 ; H304.
Ma è difficile pensare, che una miscela contenente l’80% in peso di sostanza pericolosa non sia pericolosa a sua volta. Se ne dovrebbe ottenere evidenza documentale. Potrebbe influire la viscosità cinematica a 20°C ma non è riportata in maniera difforme dal regolamento. Quindi non ci sono motivi che giustifichino l’assenza della classificazione H304 dalla miscela. La miscela è pericolosa salvo prove contrarie non fornite.
Prodotto n.3:
398 Notificatori rispetto ai 561 notificatori totali affermano in autoclassificazione come “non classificata” la sostanza.
Deduzioni e commenti
Sembrerebbe che la maggior parte dei notificatori europei interpretino le norme di classificazione non attribuendo pericoli secondo il CLP a questa
sostanza. Al di la degli approfondimenti possibili è molto probabile che questa classificazione abbia un fondamento.
Prodotto n.4:
5277 notificatori in autoclassificazione affermano che la sostanza è non pericolosa secondo i criteri del regolamento CLP.
Deduzioni e commenti
Sembrerebbe che la maggior parte dei notificatori europei interpretino le norme di classificazione non attribuendo pericoli secondo il CLP a questa
sostanza. Al di là degli approfondimenti possibili è molto probabile che questa classificazione abbia un fondamento.
Conclusioni
NATURALE NON sempre significa SANO e SICURO.
Alcuni di questi prodotti NON sono naturali! L’affermazione di naturalità è destituita di ogni fondamento. Uno è di provenienza naturale ma non è questo che ne determina la pericolosità o meno.
Infatti mentre il petrolio greggio, appena estratto dal pozzo, è certamente naturale è certamente inquinante e contiene moltissimi composti cancerogeni come gli Idrocarburi Policiclici Aromatici e altri aromatici cancerogeni come il benzene. Tre dei prodotti analizzati in questo breve scritto sono certamente non naturali perché derivano da sintesi specifiche altri derivano da Cracking e Reforming industriale del petrolio.
L’Olio di lino è di provenienza certamente naturale e per questo esula dagli obblighi di registrazione REACH quindi le informazioni sulla sua classificazione sono piuttosto esigue.
Superata quindi la barriera psicologica del Naturale o NON andiamo al sodo, per capire cosa fa davvero male alla salute delle persone.
Infatti per i prodotti 3 e 4 possiamo affermare che molto probabilmente non sono pericolosi per gli utilizzatori a valle che produrranno giochi (articoli) utilizzandoli.
Per i prodotti 1 e 2 invece vi sono forti dubbi sulla classificazione di pericolosità dei prodotti in particolare la presenza di Benzene e la possibilità di classificazioni di pericolo omesse.
Certamente l’obbligo di revisione della Scheda Dati di Sicurezza imposta dal regolamento 878/2020 scattato il 1/1/2021 per finire tassativamente entro il 31/12/2021 farà emergere delle informazioni più corrette e coerenti con i regolamenti europei delle sostanze chimiche.
La conclusione più importante da trarre da questo piccolo esempio di approfondimento ancorché superficiale è che “non si può giudicare il libro dalla copertina”.
E’ sempre necessario scavare, anche pochissimo, per avere informazioni determinanti per tutelare la salute dei clienti e in ultima istanza il lavoro stesso e la buona professionalità.